Si applicano gli oli sui capelli asciutti o bagnati?

Argomento molto dibattuto è il metodo d’impiego degli oli sui capelli e sulla pelle. Mi arrivano spesso richieste inerenti al come è meglio utilizzare gli oli sui capelli e sulla pelle ed ecco perché ho pensato che un approfondimento a riguardo potesse tornarvi utile.

 

 

Gli oli vegetali sono la parte grassa contenuta nei semi o nelle noci di una pianta. Esistono moltissime tipologie di oli vegetali (taluni utilizzati anche in ambito alimentare) e ciascuno è costituito da specifiche quantità di acidi grassi e vitamine. Tra le sostanze che più comunemente si possono reperire analizzando la composizione di un olio troviamo: i gruppi omega 3 e 6 e la vitamina E. Moltissime altre comunque sono le sostanze che rendono ciascun olio ricco di proprietà specifiche, vi consiglio d’informarvi in relazione alla composizione di ognuno se siete meglio interessate a scoprirne le proprietà.

Sulla pelle e sui capelli gli oli sono impiegati principalmente per il loro potere idratante ed elasticizzante ma è importante conoscere il giusto metodo d’applicazione per beneficiare al meglio delle loro proprietà.

La principale questione riguarda l’applicazione degli oli sui capelli asciutti o bagnati. Sul Web veicolano molte informazioni a riguardo e spesso si rischia di cadere in confusione.

La giusta metodologia d’applicazione degli oli vegetali è sulla pelle o sui capelli bagnati. Questo perché, come spiega Roberto Zago in diversi quesiti posti sul forum Promiseland, sui capelli inumiditi l’acqua funge da barriera che assicura che l’azione solvente di certi oli (prevalentemente presente in quelli insaturi) non sciolga il sebo già presente sul capello, incentivando maggior secchezza nel lungo periodo. Applicare l’olio sulla pelle o sui capelli inumiditi prima del risciacquo assicura il giusto assorbimento e bilanciamento del livello d’idratazione e apporta pertanto miglioramenti.

Viene dunque a questo punto da chiedersi perché molte aziende esprimano sulle etichette dei loro composti oleosi, l’utilizzo “a secco”.

I motivi possono essere due:

-Il prodotto in questione nasce con la funzione di sigillante per le squame capillari e risulta quindi utile per l’ultima fase dello styling sui capelli. In questo caso si tratta prevalentemente di oli siliconici, che non presentano la stessa composizione di quelli vegetali e seguono pertanto regole d’impiego differenti. Gli oli siliconici a lungo andare stressano la chioma perché rivestono i fusti capillari d’uno strato impermeabile che impedisce loro d’acquisire nutrimento. Ecco dunque che un olio in base siliconica che contiene al contempo un composto vegetale o biologico ha efficacia pari a zero per quel che riguarda l’idratazione effettiva dei capelli e funge solo da “sigillante estetico”;

-La composizione del prodotto è principalmente a base di burri o oli vegetali saturi (dal potere solvente inferiore). Anche in questo caso, per ottenere il miglior risultato, l’applicazione si dovrebbe effettuare su chioma umida però volendo questi particolari prodotti possono essere utilizzati anche occasionalmente come styling. Ovviamente si parla in questo caso di pochissime gocce, magari miscelate con una goccina di olio essenziale di Limone dai poteri lucidanti per la chioma;

Se si desidera impiegare gli oli vegetali come idratanti è dunque bene prediligere quelli saturi ed impiegarli sui capelli o sulla pelle umida. La barriera creata dall’acqua, sempre citando le parole di Roberto Zago che potete reperire riassunte anche nel forum Capelli di Fata, consentirà al capello o alla pelle di assorbire esattamente ciò di cui ha bisogno.

Potrebbe venir spontanea a questo punto la domanda seguente: ma quali sono gli oli saturi, i migliori per apportare idratazione?

Primo fra tutti sicuramente vi è l’olio di Cocco, capace di penetrare in profondità nel fusto capillare idratandolo quel che basta. Anche in questo caso l’uso migliore per i capelli è pre-shampoo sulla chioma bagnata, per procedere poi alla rimozione con un detergente delicato senza SLS-SLES. Per migliorarne la resa sui capelli, una volta applicato, si può coprire la testa con un asciugamano intiepidito. L’olio di Monoi è ancor meglio sui capelli perché risulta al contempo profumato.

Per quel che riguarda il viso si può applicare l’olio o il burro scelto, direttamente dopo aver deterso il viso e vaporizzato sulla pelle dell’acqua termale. In alternativa è possibile aggiungere una o due gocce all’interno di una dose della propria crema da massaggiare poi sulla pelle. Anche in questo caso l’olio di Cocco Monoi può andar bene purché sia privo di profumazioni sintetiche e la fragranza del prodotto sia data da soli fiori di Gardenia o Tiaré.

Spero che quest’articolo vi sia servito per fare un po’ di chiarezza. Se così è stato condividetelo utilizzando i pulsanti ai social networks che trovate in cima o in coda al testo.

Se volete approfondire l’argomento siliconi nei cosmetici vi consiglio di leggere l’articolo che ho scritto a riguardo:

SILICONI: TUTTO QUELLO CHE BISOGNA SAPERE!

Resto a vostra disposizione per qualsiasi approfondimento: debyvany91@biomakeup.it

Sentitevi libere di contattarmi!

Un bacio,

DebyVany91

 

 

This post was last modified on 20/06/2016 13:18

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Vedi Commenti

  • Davvero utile!! Anche l'olio di amla della khadi è meglio applicarlo sui capelli umidi??

    • In generale tutti gli oli :-) però se riesci a farmi avere l'INCI te lo dico con esattezza.

Pubblicato da
Debyvany91

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