La scadenza cosmetici si deve rispettare?

La scadenza cosmetici si deve rispettare?

Almeno una volta capita di non riuscire a terminare ciò che si è acquistato, chiedendosi se sia necessario rispettare la scadenza cosmetici oppure se si possa continuare ad utilizzare il prodotto fino alla fine.

Visto che molte di voi spesso mi pongono questa domanda nelle e-mails inviate, ho deciso di approfondire l’argomento con un breve articolo dedicato. La scadenza cosmetici è molto importante anche se spesso viene sottovalutata sia dai consumatori che da chi direttamente lavora nell’ambito della cosmesi rivendendo questa particolare categoria di prodotti. Non sapete quante volte purtroppo mi è capitato di sentire persone che lavorano con i cosmetici giornalmente, affermare che questi prodotti non hanno scadenza e non si deteriorano mai. In realtà non è affatto così: anche i cosmetici hanno una loro scadenza che è doveroso rispettare per prendersi cura della propria salute.

 

 

I cosmetici sostanzialmente si possono dividere in due grandi categorie:

  • Cosmetici a lunga conservazione (con scadenza superiore ai 36 mesi)
  • Cosmetici freschi o privi di conservanti (con scadenza inferiore ai 36 mesi)

Per la prima categoria di cosmetici, la scadenza è indicata con il PAO, un simbolo a forma di barattolino aperto nel quale è indicato esattamente il numero di mesi a partire dall’apertura, di conservazione del prodotto. Con apertura si indica anche il semplice svitare il tappo per sentire la profumazione del prodotto, in quanto una volta che entra in contatto con l’aria (e dunque con i batteri di cui questa è portatrice) il prodotto inizia a deteriorarsi.

I cosmetici freschi invece, hanno la data di scadenza esplicitamente espressa sulla confezione. La scadenza in questo caso è calcolata direttamente a partire dalla data di produzione.

I prodotti eco – biologici essendo generalmente privi dei più forti conservanti dell’industria cosmetica, hanno un PAO piuttosto basso (3-6 mesi generalmente) ed impiegano sostanze preservanti per lo più d’origine naturale (come il Tocoferolo o estratti vegetali dalle proprietà antibatteriche come il Rosmarino, nelle sue varie forme e concentrazioni) o comunque accettate dai più famosi disciplinari (come il Sodio Benzoato).

Purtroppo la questione è molto complessa per quel che riguarda la tutela del consumatore dal punto di vista della scadenza cosmetici. Quando si acquista un cosmetico a lunga conservazione non si è mai consapevoli della data esatta di produzione ed ovviamente anche se chiuso, dopo diverso tempo un prodotto inizia a deteriorarsi o quanto meno a perdere efficacia. Dal numero di lotto non è facile capire la data esatta di produzione: ogni azienda utilizza sistemi di codifica speciali rendendo molto difficile la comprensione del meccanismo da parte dei clienti. Molto incide inoltre la condizione nella quale viene conservato un prodotto cosmetico: ci vogliono ambienti a temperatura stabile, privi d’umidità e rispettosi delle norme igieniche.

L’unico modo per tutelarsi è scegliere bene a chi rivolgersi per acquistare i propri cosmetici. Ovviamente, se chi rivende questi prodotti non è consapevole della loro scadenza e delle metodologie entro le quali essi debbono essere conservati fino alla vendita, mette a rischio la salubrità del prodotto per chi lo riceverà.

Detto questo, la conservazione di un prodotto non dipende solo dalla sua data di produzione. Ci sono dei fattori importanti da considerare anche durante il suo utilizzo. Sono sicuramente da preferire (soprattutto per il viso) i prodotti contenuti in flaconi airless, che impediscono che si tocchi direttamente con le mani la crema in questione, apportandole batteri. Bisogna osservare sempre se il prodotto che si sta usando subisce mutamenti: di odore, consistenza e scrivenza principalmente. Se si ha il sospetto che un prodotto sia scaduto la cosa giusta da fare è buttarlo. Non mettete a rischio la salute della vostra pelle per niente: è molto più salutare una crema siliconica che un prodotto eco bio scaduto!

Nel caso degli oli il discorso si va a complicare ancor più: essi irrancidiscono e se applicati ugualmente sulla pelle rilasciano radicali liberi che vanno a deteriorare le cellule, promuovendone l’invecchiamento (non solo estetico cutaneo ma anche a livello di probabilità d’insorgenza di malattie correlate).

È dunque molto importante non utilizzare prodotti scaduti: essi non fanno assolutamente bene alla pelle e le apportano danno anziché giovamento.

Se dopo il superamento del PAO, vi sembra che il prodotto ancora sia in buono stato di conservazione (e non avete dubbi a riguardo) continuate ad usarlo ancora per 1-2 settimane (solo se nella formula erano comunque presenti conservanti).

Spero che quest’articolo possa avervi tolto qualche dubbio!

Se lo avete trovato utile o desiderate parlare anche voi di quest’argomento sui vostri blog o social, non dimenticate di consigliarlo e condividerne il link!

Vi mando un bacio,

DebyVany91

 

 

This post was last modified on 17/02/2018 11:37

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Debyvany91

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