Buongiorno ragazze!
Oggi desidero tornare a parlarvi degli ingredienti contenuti nei cosmetici, approfondendo in particolare il ruolo e la dannosità dei tensioattivi chimici.
I tensioattivi chimici, comunemente riconoscibili nell’Inci sotto la dicitura di SLS e SLES, trovano impiego nella maggior parte dei prodotti detergenti per viso, corpo e capelli. Queste sostanze vengono impiegate per la loro capacità di sciogliere lo sporco, diminuendone la tensione e l’aderenza alla pelle. Per la loro forte economicità vengono impiegate da moltissime aziende cosmetiche e farmaceutiche e sono dunque facili purtroppo da reperire in qualunque prodotto detergente.
Non esiste una completa e ricca letteratura scientifica che dimostri la tossicità di SLS e SLES. Nonostante questo, ricche sono le testimonianze relative agli effetti di tali componenti detergenti sulla pelle. In primo luogo è bene evidenziare l’eccessivo potere sgrassante dei tensioattivi chimici, che risultano aggressivi sulla pelle nonchè irritanti e sensibilizzanti. SLS e SLES possono danneggiare il follicolo pilifero, comportando perdita di capelli e notevoli arrossamenti cutanei. Oltre a questo, i tensioattivi chimici, risultano danneggiare notevolmente il film idrolipidico cutaneo determinando secchezza e disidratazione. Inoltre SLS e SLES alterano il pH cutaneo trasformandolo in alcalino e privano la pelle delle sue barriere protettive naturali. Per ripristinare tali barriere protettive la pelle impiega numerosissime ore, fino a dodici. Tali sostanze non debbono assolutamente venire a contatto con gli occhi poiché oltre ad irritarli possono intensificare le lesioni corneali, portando diminuzioni della vista e gravi danni permanenti. È stato dimostrato che la pelle assorbe SLS e SLES ed è incapace di espellerli per cinque giorni. In termini di potenziale cancerogeno dei tensioattivi chimici è bene affermare che SLS e SLES associati ad altre sostanze chimiche, producono nitrosaturi sostanze il cui contatto con la pelle è da evitare.
I tensioattivi chimici maggiormente conosciuti sono, per l’appunto, SLS (Sodium Lauryl Sulfate) e SLES (Sodium Laureth Sulfate). Il SLS possiede ottime capacità schiumogene e detergenti, tuttavia è molto aggressivo, specialmente se presente come unico tensioattivo nella formulazione. Viene impiegato per irritare la pelle prima di testare sostanze calmanti e lenitive ed è uno degli ingredienti maggiormente sperimentati sugli animali con atroci ed immaginabili conseguenze. Il SLES contiene alcune molecole di derivazione petrolifera ed è fortemente impiegato per la sua economicità. Nonostante anch’esso sia caratterizzato da notevole potere irritante è maggiormente tollerabile a livello cutaneo rispetto al precedente tensioattivo. Affianco a queste due sostanze esistono altri tensioattivi chimici come l’alkyl sulfate ed i famosi DEA (Diethanolamine), MEA (Monoethanolamine) e TEA (Triethanolamine). Tali sostanze sono acidi grassi di sintesi e possono indurre la formazione di nitrosamine, sostanze cancerogene. Sono inoltre sensibilizzanti, disidratanti, permettono la formazione di tossine e possono dar luogo ad acne e forfora.
La normativa non impone la necessità di dichiarare i quantitativi di tensioattivi chimici nei prodotti comunemente commercializzati, ragione per cui non è possibile conoscerne l’esatta concentrazione se non basandosi su indicative percentuali suggerite dalla posizione di tali sostanze nell’Inci.
La presenza di SLS e SLES nell’Inci dei cosmetici molto spesso è la spiegazione di alcune delle più comuni problematiche cutanee: arrossamenti, forfora, acne, allergie, perdite di capelli, proliferazioni batteriche generiche, capelli grassi, cute secca o screpolata.
Purtroppo molto spesso si tende a sottovalutare l’impiego di tali sostanze o peggio ancora a credere che senza di essi nessun prodotto detergente possa ritenersi valido. Io stessa, per esperienza personale, smentisco tutto ciò. Da ormai molti mesi impiego unicamente sostanze detergenti prive di questi tensioattivi e la mia pelle e i miei capelli risultano più puliti, più sani e visibilmente migliorati. Non è dunque assolutamente vero che i prodotti privi di SLS e SLES, non detergono a sufficienza la cute. Questa è soltanto una delle tante credenze popolari, frutto di ignoranza e fiducia mal riposta.
La natura offre molte alternative benefiche. I tensioattivi di derivazione vegetale infatti (provenienti da zucchero e cocco in prevalenza) sono molto più delicati e dermoaffini. Nonostante questo hanno un ottimo potere lavante.
Vi consiglio di evitare totalmente i prodotti aventi SLS e SLES. Farete del bene a voi, agli animali e all’ambiente. Non credete a coloro che vi raggirano affermando il contrario, lo fanno unicamente nel loro interesse, non nel vostro.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacio,
DebyVany91
This post was last modified on 31/12/2014 14:27
L’olio di Tsubaki, noto anche come olio di camelia giapponese, è un ingrediente sempre più…
Ecco la mia opinione sulla nuova linea Petali di Giglio Bottega Verde.
Ecco le mie opinioni sulla linea Tatcha di cosmetici e creme dal Giappone, ideali per…
Scopriamo i cosmetici giapponesi, un nuovo trend nella cosmesi e nella skincare recentemente approdato anche…
Scopriamo le 3 migliori creme viso con Ceramidi da scegliere per mantenere la pelle giovane,…
d'Alba Piedmont è una linea di cosmetici davvero innovativa, che sfrutta l'azione antiossidante del tartufo…
Vedi Commenti
Io sarò il bastian contrario, ma sto usando uno shampoo purificante contro la forfora comprato dalla parrucchiera e come secondo e terzo ingrediente ci sono gli SLS e SLES, ma in un mese ho risolto tutti i miei problemi e i capelli li perdo moltissimo meno, boh!
Quali sono i tensioattivi naturali?
Ciao Valeria, sono numerosi. I più diffusi sono il Coco Glucoside ed il Lauryl Glucoside.
Ank io passando al bio ho scoperto praticamente il paradiso!
ottimo articolo!
grazie mille per l articolo nn me l aveste detto chissà i miei poveri occhietti!:(