Sono moltissime le persone che negli ultimi tempi cercano dentifrici senza nichel e che hanno posto particolare attenzione alla presenza di questo elemento all’interno di alimenti e di vari cosmetici.
Soprattutto su questi ultimi prodotti si sono accesi in questo senso i riflettori: si parla infatti di prodotti che vanno a curare l’igiene personale e la loro composizione viene giustamente considerata molto importante.
Ma esistono davvero i dentifrici senza nichel? La risposta è no: anche se in quantità davvero minima la percentuale il nichel all’interno dei dentifrici è sempre presente. Vengono tuttavia emesse apposite certificazioni atte a garantire che all’interno di un particolare prodotto vi sia una quasi totale assenza di nichel.
I prodotti che possiedono questi certificati vengono chiamati ”Nickel tested” e rappresentano una presenza di nichel minore allo 0,00001%. Praticamente la quasi totale assenza della sostanza temuta.
A stabilire se un dentifricio può essere dichiarato o meno ”Nickel tested” possono essere laboratori autorizzati o una delle diverse università presenti sul territorio italiano (ad esempio l’Università di Ferrara).
I prodotti a contenuto quasi nullo di nichel possono essere trovati all’interno di supermercati ma è molto più frequente rilevarne la presenza all’interno di piccoli negozi specializzati o in erboristerie.
L’unico problema che può essere riscontrato all’interno di un dentifricio con poco nichel è la mancanza di sapore: sono molte le opinioni da parte di consumatori che ritengono che si tratti di un prodotto senza alcun gusto o addirittura dal sapore disgustoso.
In molti casi si associa il dentifricio a basso contenuto di nichel ad una pasta al sale, paragonando il suo utilizzo ad un lavaggio con l’acqua di mare. Si capisce quindi che può non essere esattamente la cosa più invitante al mondo ma, allo stesso tempo, spesso è sufficiente utilizzare questo tipo di dentifricio per qualche giorno per farci l’abitudine.
Il motivo di questa cattiva sensazione è legato al fatto che per la composizione dei dentifrici a bassa percentuale di nichel spesso non vengono utilizzati ingredienti come la menta o l’eucalipto.
Nei dentifrici normali questi due ingredienti hanno infatti il solo scopo di ”mascherare” il vero sapore del dentifricio, che altrimenti sarebbe uguale se non peggiore di quello dei dentifrici quasi senza nichel.
Ma qual’è il vero vantaggio relativo all’utilizzare un dentifricio con poco nichel rispetto ad un dentifricio classico? Semplice: questi dentifrici sono progettati per andare incontro alle necessità delle persone allergiche al nichel e che cercano non solo prodotti senza questa sostanza ma anche gli alimenti.
I dentifrici ”Nickel Tested” inoltre hanno spesso anche peculiarità rispetto a quelli classici, come ad esempio l’assenza di fluoro, di menta, di eucalipto e di molte altre sostanze che potrebbero impattare in maniera non salutare sulla salute e sull’igiene dentale.
Come già detto sopra i dentifrici senza nichel possono essere acquistati molto facilmente in un negozio al dettaglio o in una farmacia, ma questo non esclude comunque che alcune tipologie di questo prodotto possano essere presenti anche all’interno di supermercati e grandi magazzini.
Ad esempio i prodotti della COOP che fanno parte della linea ”Viviverde” hanno il vantaggio di avere una composizione con una percentuale minima del 98% di prodotti naturali e di principi attivi derivanti da coltivazioni biologiche e di origine vegetale.
Questo dimostra come un buon dentifricio al nichel, certificato e di qualità, può essere presente anche all’interno di un megastore.
Abbiamo già citato sopra che i dentifrici senza nickel non esistono ma possono essere reperibili quelli che hanno una percentuale infinitesimale di questa sostanza all’interno del prodotto.
Come fare quindi a riconoscere questo tipo di prodotto da quelli tradizionali?
La risposta è presente sulla confezione dei dentifrici a basso contenuto di nickel, in cui è presente una dicitura che certifica che i prodotti in questione sono sicuri anche per coloro che soffrono di allergia al nichel.
Attualmente non vi è una vera e propria garanzia rilasciabile da laboratori e da controlli esterni, ma esistono solamente autocertificazioni rilasciate dagli stessi produttori di dentifrici che garantiscono il massimo impegno per rendere sicuro questo genere di prodotti.
Ma come mai non è stato ancora possibile produrre dentifrici senza nichel? Il nichel è un metallo presente in piccolissime tracce in tanti elementi della natura tra qualche vegetale, animale e anche nell’acqua in determinate zone.
Più precisamente il nichel è un metallo di colore bianco argenteo che appartiene alla categoria dei metalli pesanti ed è questo l’elemento chiave che porta molte persone a diffidare dall’utilizzo di prodotti che presentano in maniera massiccia questa sostanza.
La ricerca da parte di una buona fetta di consumatori di prodotti senza nichel ha creato un buon effetto riguardo alla consapevolezza del pericolo che le tracce di questo metallo pesante possono comportare nell’organismo umano, ma allo stesso tempo ha anche provocato l’errata campagna di informazione e pubblicitaria da parte di alcuni produttori di cosmetici, alimenti ed anche dentifrici.
Sono molti infatti i prodotti che, contrariamente a qualsiasi logica, auto-certificano i propri prodotti come ”Nickel free”, ovvero assolutamente privi di nichel. Come già detto precedentemente in questo articolo però questa eventualità non è possibile: non esiste neanche un prodotto che non contenga una minima traccia di nichel.
Pertanto l’informazione presente su questi prodotti è quindi fuorviante ed errata e pure profondamente scorretta, dal momento che va a negare un aspetto che potrebbe incidere anche sulla salute delle persone.
Al contrario i prodotti dichiarati ”Nickel tested” sono stati controllati profondamente e su di essi le aziende produttrici hanno avuto la garanzia di una percentuale risibile di questa sostanza potenzialmente pericolosa.
La percentuale bassa presente nei prodotti ”Nickel tested” li rende non dannosi anche per i soggetti sofferenti di SNAS, ossia di allergia sistemica al nichel.
Per far sì che un prodotto ”Nickel tested” risulti non pericoloso anche per le persone affette da allergia al nichel la quantità giusta è pari o inferiore a 1 parte per un milione. Naturalmente è possibile rilevare se la quantità di questo elemento presente nei prodotti ”Nickel tested” rispetta quella sopra indicata: basta osservare accanto alla scritta di autocertificazione del prodotto.
Se sarà presente un messaggio che indica una concentrazione nel dentifricio di nichel minore dello 0,00001% ci si troverà davanti ad un prodotto certificato e non pericoloso.
Se si dovesse indicare un dentifricio ”Nickel tested” sicuro, affidabile e di qualità un ottimo esempio è quello del Gel dentifricio Officina Naturae.
Questo prodotto oltre ad avere una bassissima quantità di sodio nella propria composizione possiede anche altre certificazioni come VeganOk, che insieme all’attestato ICEA garantisce l’origine naturale e vegetale dei prodotti utilizzati per la realizzazione di questo dentifricio senza ricorrere ad alcuna sostanza di tipo animale.
Il Gel Dentifricio Officina Naturae viene proposto sul mercato in tre differenti versioni:
Tra le caratteristiche che rendono questo prodotto di Officina Naturae di ottima qualità rispetto ad altri c’è anche l’assenza assoluta di parabeni, formaldeide e qualsiasi forma di sostanza dannosa contro i denti.
Un dentifricio ”Nickel Tested”, al contrario di quello che si potrebbe pensare, ha un costo che varia da un minimo di 3 ad un massimo di 6 euro. I dentifrici che vengono dichiarati a basso contenuto di nickel e che costano meno o più di questa fascia di prezzo possono essere considerati fuori dagli standard, per motivi naturalmente opposti.
I prodotti di questo tipo che hanno un prezzo inferiore ai 3 euro non permettono di dare la garanzia di un prodotto in grado di fare la differenza rispetto ad altri. I controlli a cui i dentifrici ”Nickel Tested” devono sottoporsi e che devono superare fanno aumentare lievemente il costo di questi prodotti e, in base a ciò che indicano le leggi di mercato attualmente vigenti, rimane davvero difficile credere a un prodotto a bassissimo contenuto di nichel che costa meno di 3 euro.
Dall’altra parte si potrebbe accusare chi propone questo genere di prodotti ad un prezzo maggiore di 6 euro di rincorrere i sensazionalismi e di voler ingannare i clienti. Un dentifricio ”Nickel Tested” che supera questa fascia di prezzo è da considerarsi fuori mercato e non leale con i consumatori: per quanto buono e di elevata qualità possa essere un dentifricio quasi senza nichel le offerte che superano i 6 euro sono da considerarsi come vere e proprie speculazioni.
La sensibilità dei consumatori verso tematiche riguardanti la salute e la prevenzione è notevolmente aumentata negli ultimi anni. Molti produttori di alimenti, di cosmetici e di dentifrici hanno saputo carpire la direzione del vento in questo senso, ma è innegabile che ancora molti passi devono essere fatti per raggiungere un assoluto rispetto dei clienti a livello di standard sanitari.
Se si può quindi dedurre che i dentifrici senza nichel non esistono e pertanto non possono essere commercializzati (se non in forma falsa ed ingannevole) si può anche concludere che con i dentifrici ”Nickel tested” si sono fatti notevoli progressi per assecondare la voglia di sicurezza e di qualità espressa non solamente dai soggetti allergici a questo particolare elemento ma anche a coloro che vogliono consumare prodotti non contenenti elementi pericolosi o potenzialmente tali.
Qualsiasi tipologia di consumatore tu rappresenti sappi che la tua opinione per noi è importante e ci permette di allargare gli orizzonti su questa vicenda. È molto aperta infatti la contrapposizione tra due fazioni di clienti, ovvero quella che non segue più di tanto i dettagli (seppur importanti) riguardanti le sostanze contenute nei prodotti e quella che comprende chi invece ne fa una questione primaria in grado di influenzare addirittura la scelta sul prodotto finale.
Ecco che quindi i pareri dei consumatori assumono un ruolo primario nell’intera vicenda dei dentifrici senza nichel, un ruolo che comunque dovrebbero avere sempre quando si parla di qualità dei prodotti.
Grazie a Paola Orsini per l’articolo approfondito dallo staff di Biomakeup. Per leggere altri articoli di Mirko sull’argomento Nichel Tested, visita il suo sito: AllergiaNichel.com
This post was last modified on 04/04/2017 10:43
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