Cosmetici naturali BioFurbi? Opinione Report!

Cosmetici naturali BioFurbi? Opinione Report!

Cosmetici naturali BioFurbi? Opinione Report!

Un argomento che mi sta molto a cuore è l’opinione pubblica in merito all’ambito dei cosmetici naturali ed ecco perché ho deciso di argomentare con il mio pensiero ed alcuni consigli, il servizio andato in onda nei giorni scorsi nella rubrica televisiva Report.

Il servizio Report dedicato ai cosmetici naturali, dal titolo “I BioFurbi”, ha generato un acceso dibattito sul Web perché ha toccato un argomento molto sentito: il vuoto normativo nella definizione effettiva di quello che può dirsi a tutti gli effetti un cosmetico eco-biologico. Purtroppo in Italia infatti, manca ancora una reale definizione del termine eco-biologico e naturale, applicato all’ambito della cosmesi. Sigle come Bio ed Eco, possono essere applicate su qualsiasi prodotto, senza alcun vincolo o specifico riferimento. Di conseguenza, anche ciò che non ha nulla a che vedere con l’agricoltura biologica ed il mondo della natura, può portare annesse diciture analoghe, poste al solo scopo di vendere a caro prezzo cosmetici di scarso valore, ingannando il consumatore. Senza parlare poi di tutto l’aspetto estetico del confezionamento: abbiniamo tante foglioline verdi ad una sigla che comprenda Bio e l’idea di un cosmetico naturale o ancor meglio biologico già affolla, determinante, la nostra mente.

Il servizio di Report è nato con lo scopo di divulgare informazioni generali, per la massa di ascoltatori televisivi incuriositi (o nella maggior parte dei casi quasi del tutto ignari) del mondo dell’eco-bio che inizia a prendere sempre più piede ed avvicinarsi a tutti noi, alla nostra vita quotidiana e al nostro modo di prenderci cura della nostra igiene, salute e bellezza.

Il servizio ha toccato dei punti importanti, in modo tuttavia piuttosto superficiale e come è apparso a molte persone, andando a trasmettere un (forse) involontario messaggio che quel che è bio nella maggior parte dei casi non lo è realmente.

Il mondo dei BioFurbi è purtroppo una grande realtà che io stessa, lavorando in questo settore, incontro quasi giornalmente. Non mi riferisco soltanto a chi, davvero in modo vergognoso, trasmette messaggi di marketing ingannevole, presentando come naturali i suoi prodotti pieni di ingredienti petrolchimici e sintetici. La BioFurbizia purtroppo, agisce anche ad un livello più profondo e meno palese, ma altrettanto meschino.

Siete curiose di sapere quale?

 

biofurbi

 

Quello del rapporto qualità (effettiva!)-prezzo!

Non mi stancherò mai di ripetere una cosa molto importante: non basta che l’ INCI di un prodotto sia verde per decretarlo “ottimo” o “valido” sulla pelle. Questo perché molte emulsioni sono davvero vuote a livello d’ingredienti attivi e conseguentemente d’efficacia!

Lavorando in stretta sinergia con molte aziende da diversi anni, ho imparato diverse cose e prima di tutto che leggere un INCI non serve solo a capire che un prodotto non contenga sostanze petrolchimiche.

BioFurbe sono anche tutte quelle aziende che fanno pagare a caro prezzo un prodotto il cui valore d’ingredienti (per carità, sicuramente verdi al Biodizionario) non raggiunge neanche un ventesimo del prezzo proposto al consumatore.

Non critico quelle aziende che producono cosmetici con buon INCI a prezzo ridotto, perché sono importanti per avvicinare le persone al mondo dell’eco-bio e molte volte producono prodotti che effettivamente valgono quel che costano o anche di più: critico quelle aziende che fanno pagare 40-50 euro una crema che non vale neanche 50 centesimi. E credetemi: ci sono!! La crema avrà pure un buon INCI ma non vale neanche lontanamente quel che costa e quindi questo è a tutti gli effetti una BioFurbizia altrettanto meschina. La stessa indignazione la provo nei confronti di chi “veste” i suoi prodotti di nomi miracolosi e li propone a prezzi comunque modici ma di valore estremamente inferiore al proposto. Ci sono creme che comunque non valgono 10 euro, tralasciando tutte le logiche legate ai costi aggiuntivi che vengono calcolati su un prodotto (packaging, certificazioni ecc…). Posso chiudere un occhio sui rivenditori – ma anche no – (perché magari non sanno valutare l’effettivo valore di quel che vendono e scelgono la loro merce “a caso” o seguendo i trend di mercato, anche se personalmente non la trovo affatto una bella cosa per il consumatore) ma con le aziende produttrici, come la mettiamo?

Ne leggo e ne sento tantissime di cose perché amo studiare in questo settore e informarmi sempre di più e non avete idea di quante volte mi domando: ma questo titolare (di azienda o e-shop) come fa ad andare a dormire la sera sapendo d’aver, inconsapevolmente, truffato i suoi consumatori?

Un cliente non è un portafoglio: un cliente è una persona che si affida a te perché tu scelga per lui qualcosa che effettivamente risolva la situazione della sua pelle o dei suoi capelli, portandogli dei RISULTATI concreti. Magari più lenti ad arrivare, ma concreti, visibili! Sicuramente ognuno è diverso, per alcuni di noi certi prodotti funzionano meglio, per altri ce ne sono di più adatti, ma se tu vendi SOLO prodotti buoni, sei sicuro che quel che hai venduto vale quel che costa.

Come tutelarsi allora da tutte queste BioFurbizie?

 

BioFurbi 2

 

Affidandosi alle tante (per fortuna esistono!) aziende serie e ai negozi online o fisici gestiti da chi “ci mette la faccia” come si suol dire ed è sempre pronto ad argomentare, spiegare, consigliare, suggerire.

Perché io per prima, come consumatrice, tante volte (sia per curiosità che perché amo mettere alla prova gli altri ed imparare dai loro comportamenti!) chiedendo un consiglio, mi sono semplicemente sentita rispondere con parole che mi hanno fatto capire che chi mi stava vendendo quel prodotto, non sapeva proprio nulla di quel che mi stava realmente proponendo e me lo proponeva SOLO per vendermelo e non per risolvere il bisogno che gli avevo espresso. Ok, tu mi rivendi un prodotto, leggendomi a memoria la sua scheda che ti ha passato l’azienda o un tuo superiore e sei il primo a non saperne nulla di più? Come mi posso fidare di te? (E questo credetemi, accade anche in moltissimi altri settori, non solo in quello cosmetico: spesso cercano di venderti quello che costa di più ed il loro motivo è solo per guadagnarci di più e non perché vale di più!). Molte persone vendono determinati cosmetici, non perché sono efficaci ma perché “si vendono bene” e vi garantisco che da quando ho aperto il nostro negozio online ufficiale PrimoBio, molte aziende me l’hanno ripetuta questa frase proponendomi i loro prodotti non tanto per l’alta qualità ma perché “facili da vendere”. Questo è anche il motivo per cui non tengo determinate linee eco-bio cosmetiche anche se molto richieste: se non reputo che una crema valga il suo costo, non trovo motivo di rivenderla.

Ecco qui dunque anche un secondo consiglio che mi sento di darvi: informatevi e siate curiose di scoprire, di saperne di più, di leggere e confrontare e soprattutto di farvi una vostra opinione! Ma non un’opinione copia-incolla o peggio ancora un’opinione ferma che non cresce mai. Fatevi quest’opinione e poi arricchitela, cambiatela, aggiustatela mano a mano che ne scoprite ed imparate di più.

Spero che quest’articolo vi sia piaciuto e se volete saperne di più, chiacchierare un po’ o dirmi la vostra opinione sentitevi completamente libere di farlo.

Mi potete scrivere a: debyvany91@biomakeup.it oppure mi trovate in chat nel sito del negozio online di questo blog Biomakeup:

http://www.primobio.it

Sono molto curiosa di conoscere la tua opinione!

Se ti sei persa la puntata di Report e vuoi vederla in streaming, ecco qui il link:

http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-08e513d3-3306-4855-8a36-41225a69e06e.html

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A presto,

DebyVany91

Bio Makeup

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